La storia narra le vicende del buon Alfredo e della sua umile famiglia. 

Una notte viene in sogno a Alfredo il sommo poeta Dante Alighieri con dei numeri vincenti per il lotto; peccato che questi in realtà corrispondano anche a una data e ad un'ora fatidica: quella della sua morte. Alfredo con i soldi vinti trasforma la sua vita e quella di tutti i componenti della famiglia, trasferendosi in un appartamento lussuoso, comprensivo di cameriere tirato a lucido. Sua moglie Isola e i figli Gina e Arturo si adeguano subito alla nuova sistemazione, compresi amici di vecchia e nuova data (la simpatica parente Carolina e il bell'inglese biondo  Jack) mentre Alfredo non riesce a darsi pace. La nuova ricchezza non fa scordare ad Alfredo che l'ora si sta avvicinando, inesorabile. Fra situazioni spassose e dialoghi ritmati, gli eventi si aggomitolano fino all'inevitabile finale a sorpresa.

Un classico della risata, l'opera di uno dei più importanti autori italiani di commedie, il livornese Athos Setti, in una versione brillante impreziosita da freddure e sketch goliardici. Un omaggio a Setti, poco conosciuto, seppur amico e collaboratore del grande Edoardo De Filippo, il quale prese "L'agponia di Schizzo" trasponendola in un film ambientato a Napoli, e intitolandola "Sogno di una notte di mezza sbornia".